Libero pensiero, senza padrini, senza padroni

Caro Babbo Natale…

Caro Babbo Natale,

sono un ragazzo di 28 anni, un cittadino onesto che (fortunatamente) lavora e paga le tasse, rispetta la legge e cerca di costruirsi una famiglia e un futuro.

Quest’anno il Natale non è certo tranquillo, tra spread che sale, Borsa che scende e notizie negative da ogni angolo del mondo. Perciò, caro Babbo Natale, quest’anno più che mai devi darmi una mano ad esaudire le mie richieste.

E allora, caro Babbo Natale, vorrei vivere in un mondo in cui al centro dell’interesse ci siano le persone e non la finanza, un mondo in cui la felicità delle persone sia più importante del profitto e della rendita, un mondo in cui non ci sia mai più una popolazione che muore per obesità e milioni di bambini che muoiono di fame, un mondo in cui si fa muovere l’economia promuovendo il benessere e lo sviluppo e non facendo guerre e mietendo vittime, un mondo in cui l’ambiente sia preservato e si dia spazio alle energie rinnovabili, un mondo in cui a ognuno sia data la possibilità di vivere liberamente, senza regimi e senza censure.

E poi, caro Babbo Natale, vorrei vivere bene in Italia, in un paese in cui chi governa ha veramente a cuore la cosa pubblica e non gli interessi personali, un paese in cui la classe dirigente sia scelta per meritocrazia e non per cooptazione dall’alto, un paese in cui ognuno vive e paga le tasse in base a ciò che ha e ciò che guadagna, ma soprattutto un paese in cui tutti paghino le tasse. Vorrei vivere in un paese che non si piange addosso, un paese che renda orgogliosi i suoi cittadini, un paese unito e solidale, un paese che dia spazio ai giovani e alle loro intelligenze, un paese in cui le persone anziane siano viste come una risorsa e non un problema, un paese che concretizzi le idee e non le mortifichi, un paese che guardi avanti con fiducia nei propri mezzi e nella propria gente.

E infine, caro Babbo Natale, vorrei vedere la mia città svegliarsi da un torpore senza tempo e senza fine, scrollarsi da uno stato comatoso di paralisi politica, economica, sociale, fermare l’emorragia di migliaia di giovani che ogni anno l’abbandonano per cercare un futuro altrove, una città che dica basta a clientele e raccomandazioni, snobismo e difesa di rendite acquisite, una città che liberi le energie positive, che dia spazio all’intraprendenza e alle capacità, che si ripulisca definitivamente da una classe politica senza idee e senza pudore.

Caro Babbo Natale, come vedi chiedo cose semplici, che in un mondo normale si dovrebbero realizzare senza problemi. Ma in questo mondo, in questo paese, in questa città forse neanche tu riuscirai a portarci questi doni…

PS: Buon Natale a tutti!!

Se il futuro della politica è il futuro dell’Italia..

Con le dimissioni di Silvio Berlusconi si è chiusa una fase importante per il nostro paese, aggredito dai mercati e dalla speculazione finanziaria e priva di una classe dirigente politica adeguata alla gravità del momento.

Quella che ormai viene vista come la fine della seconda repubblica è stata causata dalla decadenza di una politica che non è stata in grado di rinnovarsi e di dar corso a idee e valori dominanti nella società civile, una politica rissosa, che ha guardato sempre più all’interesse del singolo partito e alla rielezione che al bene del paese.

Quello che si evince è che il problema non è stato e non è Berlusconi, individuato come unico capro espiatorio, che nonostante i molti errori e scelte politiche non sempre condivisibili ha guidato il paese per una lunga stagione, ma piuttosto le persone di cui si è circondato, la pletora di berluschini e le berluschine, faccendieri e affaristi, immagine di una parte dell’Italia in decadenza di costumi e di valori che rinnega la sua espressione più vera e autentica.

Una cosa è certa, sono finiti gli alibi, sia per il centro destra che per i suoi oppositori, finita la contrapposizione tra berlusconiani e suoi denigratori, bisogna porre fine a un bipolarismo malato, di scontro e non di confronto, che ha portato solo danni a questo paese.

Ridare dignità ai partiti, riuniti in coalizioni stabili e durature e con un candidato premier e una squadra di governo designata e soprattutto credibile, arginare capi bastone e opportunisti, porre al centro la legalità, dar corso alla meritocrazia e al consenso con primarie e democrazia interna, infine riassegnare ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare con una nuova legge elettorale.

Tramontata l’idea che per risolvere i problemi di un paese si debbano accentrare sempre più i poteri e limitare le garanzie legislative e le norme, accantonato il sogno dei partiti di avere in Parlamento una squadra di pianisti senza cervello e di giurata obbedienza per avallare le decisioni dei pochi cervelloni di turno, torni di prepotenza la politica vera e il confronto democratico.

Solo così il paese potrà risollevarsi, al di là di politiche economiche e sociali che sicuramente porterà avanti il nuovo governo Monti, designato dal presidente della Repubblica nelle sue prerogative costituzionali e sostenuto dal Parlamento, e per questo legittimamente governante. La sua sfida vera sarà mettere nel cassetto quel sentimento di anti-politica che è molto forte nel paese e che solo una politica seria e preparata può limitare, e ridare al termine del suo mandato la parola ai cittadini, sperando che i partiti abbiano già concluso il loro percorso di recupero di credibilità e di rinnovamento.

Oggi più che mai la sfida non è tecnica, come qualcuno vuol farci credere, ma politica. Per la capacità di rinnovarsi della politica passa l’unica via di riscatto del nostro paese.

I ‘social coupon’ e il futuro degli acquisti online

Il futuro è ‘mobile’, dicevamo ormai 3 mesi fa, profetizzando la diffusione sempre più ampia degli smartphone e l’inizio del cammino verso la post-pc era. Pochi giorni fa un articolo del Corriere della Sera ha confermato questa tendenza, diffondendo i dati del Politecnico di Milano, secondo cui il 39% della popolazione che possiede un cellulare — praticamente il 100% dei cittadini maggiorenni — ha un telefono che è «intelligente». Un totale di ameno 20 milioni di smartphone che aprono agli italiani il mondo del digitale: Internet, servizi, contenuti e social. L’Italia si afferma quindi come il paese al mondo con la più alta diffusione di smartphone tra la popolazione, battendo ampiamente perfino gli Stati Uniti. Ma se la loro diffusione apre gli scenari futuri popolati di App sempre più sofisticate, tag rfid e qr code, già descritti nel nostro precedente articolo, la grande novità di questi ultimi mesi è senz’altro il connubio tra e-commerce e social networking, che ha portato al decollo anche in Italia del fenomeno dei coupon venduti via web a prezzi ridotti, con notevole risparmio per il consumatore finale. Tra i siti di maggiore serietà segnaliamo senz’altro GROUPON e LETSBONUS, entrambi diffusi su tutto il territorio nazionale e in grado di offrire qualunque genere di prodotto, dall’elettronica all’oggettistica, dai viaggi alla pelletteria, profumeria, tempo libero, ecc. Una citazione merita senz’altro anche SALDIPRIVATI, con una catalogazione dei prodotti divisi per marchio, anche se con prezzi leggermente più elevati rispetto ai suoi due più noti ‘fratelli’. Nell’elettronica domina senz’altro E-PRICE, che fornisce anche la possibilità di ritirare direttamente al punto vendita i prodotti acquistati pagando al momento del ritiro. In tutti i casi il risparmio è assicurato e ormai neanche le grandi catene di diffusione riescono a tenere il passo. Il consiglio è quindi quello di dotarsi di una carta prepagata (Postepay, carta flash, ecc), di fare attenzione alle clausole di acquisto, confrontare i prezzi e il gioco è fatto: che lo shopping sia con voi…naturalmente on line.

Il nuovo orizzonte delle tecnologie: il futuro è MOBILE

Guardando i dati di crescita delle varie tecnologie in ambito ICT, non si resta stupiti nel notare come quella che ha avuto uno sviluppo più consistente di tutte è senz’altro il MOBILE. Trainato dalla Apple con i suoi i-phone e i-pad, ma soprattutto da Google con il S.O. Android, il mercato degli smartphone e dei tablet è ormai esploso. Negli Stati uniti il 30% delle persone ha uno smartphone e si calcola che per Natale 2011 la soglia supererà il 50%. Anche in Italia i dati sono simili, con circa 20 milioni di smartphone già acquistati e sorpasso ormai imminente ai cellulari tradizionali. Si calcola che nel 2014 il Mobile sarà la fonte più utilizzata di accesso in internet, inaugurando l’era del POST PC.

Cerchiamo di capire il perché di questo successo. Innanzitutto accedere al web dal cellulare libera l’utente dalle catene dei tradizionali Desktop PC, che saranno sempre più un mezzo utilizzato principalmente per lavoro. Il Mobile inoltre centra 3 aspetti fondamentali della vita delle persone: contesto,  divertimento, convenienza. Contesto, in quanto permette di localizzarsi, carpire le informazioni dall’ambiente circostante, entrare in contatto con persone vicine, socializzare (lo dimostra la crescita del fenomeno Foursquare). Divertimento, in quanto consente di accedere a giochi, promozioni, iniziative interattive a portata di mano. Convenienza, poiché permette di avere con se tutti gli strumenti per catalogare, condividere informazioni, agire, così come fotocamera, QR code reader, dispositivi NFC. Il QR code, già utilizzato su riviste, giornali, manifesti per linkare il lettore al sito web di riferimento, rappresenta un vero è proprio collegamento tra vita reale e internet, mentre l’NFC sarà la nuova tecnologia di pagamento più utilizzata da qui a qualche anno superando i tradizionali metodi di pagamento, surclassati dalla facilità di effettuare transazioni attraverso semplici click sul proprio smartphone.

E la politica? Mentre quella tradizionale resta al palo (e non c’è da stupirsi guardando l’età media dei nostri rappresentati politici), non rimane certo a guardare la cittadinanza attiva, che si organizza con progetti di e-partecipation. Significativo il caso del comune di Udine, primo in Italia a presentare un sistema che permette ai cittadini di effettuare segnalazioni riguardanti aspetti negativi della loro città (buche, segnali stradali, auto abbandonate, verde pubblico, ecc) e di seguirne lo sviluppo fino alla risoluzione della problematica. Sul portale www.aidyourcity.com a breve sarà possibile scaricare direttamente sul proprio smartphone la app necessaria per tutti i cittadini che intendono effettuare le segnalazioni direttamente sul posto, guradare le cose che non vanno nella zona in cui ci si trova, seguire lo sviluppo delle segnalazioni.

Numerosi anche i progetti basati sul mobile e sulla tecnologia NFC che permetteranno di qui a poco di riuscire a raccogliere informazioni e a pagare parcheggi, bus, musei, servizi amministrativi direttamente dal proprio smartphone.

Che dire? Il futuro avanza. Armiamoci di smartphone e vediamo cosa ci aspetta.

PRIMARIE PER IL PDL E CONGRESSO GIOVANE ITALIA AL PIU’ PRESTO

Questa la proposta del Ministro Giorgia Meloni, in un’intervista pubblicata sul suo blog, in cui affronta i tempi dell’occupazione, dei giovani, delle prossime azioni del Ministero della gioventù, dello stato attuale del centro-destra. Partendo dal presupposto che la partecipazione è la condizione essenziale per la crescita di un partito, il ministro sottolinea come il PDL debba oggi recuperare il rapporto con la sua gente e con i suoi giovani. In tale direzione va la sua proposta di dar vita a congressi aperti per la scelta dei dirigenti nazionali, con tessera ad un euro e possibilità per tutti di iscriversi fino al giorno precedente il congresso, sia per il PDL che per la Giovane Italia. Ma ancora più importante è la proposta di scelta dei candidati attraverso le primarie. In una realtà come Benevento, dove la scelta dei candidati alle ultime elzioni amministrative è stata a dir poco fallimentare, frutto di imposizione e autoreferenzialità dei dirigenti provinciali del partito, le primarie sarebbero uno strumento indispensabile per recuperare consenso e credibilità.

Per leggere l’intervista completa:

http://giorgiameloni.garbatella.it/2011/06/intervista-a-giorgia-meloni-primarie-per-il-pdl-e-congresso-giovane-italia-al-piu%E2%80%99-presto/


Per lo sviluppo del nostro Sannio: lunedì 21 Febbraio 2011, ore 16:30 – Rocca dei Rettori

Carissimi,

con alle spalle le celebrazioni del Giorno del Ricordo dei martiri delle Foibe, che ci hanno visti protagonisti attivi nel corso del Consiglio provinciale aperto del 10 febbraio, abbiamo aderito con entusiasmo all’incontro organizzato dall’associazione “Giovaniperilcambiamento”, che avrà luogo lunedì 21 Febbraio, alle ore 16:30, presso la Sala consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento.

L’appuntamento segue i primi due workshop dell’associazione “Giovaniperilcambiamento” che hanno avuto come tema idee e proposte di sviluppo per il nostro Sannio. Con questo terzo incontro, dal titolo “Lo sviluppo del territorio: spazi e opportunità per il sistema cooperativo del Sannio”, l’attenzione sarà rivolta agli operatori che ruotano intorno al mondo delle cooperative, con notevoli possibilità di collaborazione e crescita.

Relazioneranno sulle tante opportunità disponibili il Dott. Luciano Morlupi (Dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico – Divisione politiche e programmazione dello sviluppo cooperativo, promozione ed educazione cooperativa), il Dott. Piero Antonio Cinti (Presidente dell’Associazione Italiana di Studi Cooperativi “Luigi Luzzatti”), il Dott. Ernesto Lombardi (Amm. Delegato società SmartSys).

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del presidente della Provincia Aniello Cimitile. Prenderanno parte il capogruppo vicario PDL alla Provincia Luca Ricciardi, il presidente onorario di Confcooperative Roberto Costanzo, il consigliere regionale Sandra Lonardo, la parlamentare Nunzia De Girolamo.

Per maggiori informazioni, è possibile rivolgersi al partner locale del Ministero Dott. Emilio Centrella (3387744626, emiliobn@libero.it).

Vi invito alla massima mobilitazione.

In alto i cuori!

Angelo Centrella

Rassegna stampa:

Martedi 22/02/11

http://www.ntr24.tv  — il link a destra ‘Giovaniperilcambiamento, presentato il progetto “La rete del sapere”‘, con intervista a Morlupi e ampio servizio video.

http://www.ilquaderno.it/il-ruolo-delle-cooperative-crisi-economica-commento-cimitile-55915.html
Riporta la nota ufficiale della Provincia di Benevento

http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=27106
Servizio con cronaca e foto

http://www.corrieredelsannio.it/2011/02/21/convegno-%E2%80%9Clo-sviluppo-del-territorio-spazi-e-opportunita-per-il-sistema-cooperativo-del-sannio%E2%80%9D-cimitile-%E2%80%9Ce%E2%80%99-necessario-investire-nella-formazione-e-nell%E2%80%99agg/
Riporta la nota ufficiale della Provincia di Benevento

http://www.ilsannita.it/20112202-54694-cimitile-al-convegno-sul-ruolo-delle-cooperative-nella-crisi-economica/
In prima pagina. Riporta la nota ufficiale della Provincia di Benevento

Sabato 19/02/11

http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=26981

http://www.ilquaderno.it/incontro-sullo-sviluppo-territorio-sistema-cooperativo-sannita-lunedi-rocca-55835.html

http://www.ntr24.tv/it/news/8304

http://www.ilsannita.it/20111802-54314-%E2%80%98giovaniperilcambiamento%E2%80%99-incontro-alla-rocca-dei-rettori/

http://www.blitzquotidiano.it/italia/campania/benevento/il-sannita/%E2%80%98giovaniperilcambiamento%E2%80%99-incontro-alla-rocca-1589106/

2° Workshop “Giovaniperilcambiamento” Benevento

Il sottoscritto, a nome del Coordinamento provinciale di Azione Giovani, parteciperà al 2° workshop promosso dall’associazione “Govaniperilcambiamento” Benevento.

“Dormo o son Desto? Alziamo una voce di cambiamento”, questo il tema dell’incontro, che avrà luogo DOMENICA prossima 6 FEBBRAIO alle ORE 11:00 presso il Salone della Confartigianato in via Meomartini (di fronte il Comando provinciale dei Carabinieri).

Si discuterà del nostro futuro. Gli “under 35”, infatti, non vivono certo un periodo felice. Sempre più laureati e diplomati sono stretti nella morsa della precarietà e della disoccupazione, vedono con preoccupazione attese e prospettive di vita. Nonostante tutto, però, larga parte di questa generazione cerca il proprio spazio con dignità, sacrificio e determinazione. Non c’è solo il “Pronti a tutto pur di arrivare”. E se severi sono i giudizi che si riservano ai giovani di oggi, presentati come ragazzi che non hanno nessun tipo di missione civile, sociale e politica, vogliamo dimostrare che c’è una generazione che non si rassegna a essere dipinta dagli stereotipi della velina, del Grande fratello o dei disimpegnati di professione. L’iniziativa vuole far emergere, attraverso le testimonianze di tanti giovani di Benevento,la storia di una gran bella gioventù “made in Sannio” che vuole realizzare i propri sogni nella terra in cui è nata, che ha voglia di efficienza e di riscatto, che ama Benevento e la vuole grande, che sa organizzarsi per raggiungere obiettivi importanti. Troppo spesso la politica pensa solo a garantire se stessa nella più vicina scadenza elettorale e a risolvere i propri problemi; va promosso, dunque, un impegno attivo per alzare insieme una voce di cambiamento.

Vi invito alla massima mobilitazione.

In alto i cuori!

Categorie:Notizie e politica

Sudici, terroni, briganti

“La storia la scrivono i vincitori”. Una frase sempre sentita, retorica, banale, tanto da considerare le falsità e le menzogne riportate alcune volte palesemente sui libri di storia quasi un atto dovuto, un tributo ai vincitori, che come tale avrebbero il diritto di tramandare ai posteri non la storia, ma la loro storia. Quando questo asserto incontra il racconto dell’unificazione d’Italia e dei suoi primi anni nessuno però lo prende in considerazione. Sarebbe un oltraggio, un crimine contro la nostra nazione, uno schiaffo sordo sui volti di Mazzini, di Mameli, dei tanti Italiani che realmente credettero e combatterono in nome di un’ideale. Ebbene, non lo è, non è un affronto perché chi credette e si sacrificò per l’Italia è e resta un eroe per tutti, degno di onore e di rispetto. Ma qui si tratta di onestà, di verità. Perché Italiani erano anche i 5000 abitanti di Pontelandolfo, i 3000 di Casalduni, e quelli di Cerreto Sannita, Campolattaro, e di mille altri paesi del nostro Sannio e del Meridione intero dati alle fiamme, depredati, messi a ferro e fuoco dai Piemontesi, con devastazioni e atti di ferocia da far impallidire il più duro ufficiale delle SS. Perché, come dice Pino Aprile nel suo meraviglioso libro “Terroni”, quel che gl’Italiani venuti dal Nord ci fecero fu così spaventoso che ancora oggi lo si tace nei libri di storia. Secondo alcune stime un milione di morti, un’ecatombe, intere generazioni annientate o costrette a emigrare. Li si chiamò “Briganti”, fuorilegge, bestie senza civiltà, in realtà la maggioranza erano ex soldati dell’esercito borbonico, contadini e gente umile del Regno delle Due Sicilie, tra i più ricchi e avanzati d’Europa, con le migliori acciaierie e officine meccaniche, le migliori fabbriche tessili e colture specializzate, fiorente nelle arti e nella cultura, con la flotta mercantile e militare tra le migliori d’Europa. Combattevano per difendere la loro terra e la loro gente, contro un invasore che aveva tradito lo spirito risorgimentale all’altare della bramosia del saccheggio. Fu una razzia senza fine, l’inizio di un latrocinio di risorse materiali e umane effettuato sistematicamente per oltre un secolo. Il Meridione reso terra senza futuro, “terra d’asporto”, per usare un termine tratto da un altro splendido libro sul Mezzogiorno, “Sud” di Marcello Veneziani, educato a uno stato di minorità, umiliato, sfruttato. A 150 anni dall’Unità d’Italia ormai è tempo di ridare dignità a questa gente, di scrivere una storia condivisa, tra l’altro ormai di un’evidenza talmente studiata, riconosciuta, approfondita, da non poter essere più negata. Così come è ormai ora di spezzare la menzogna di un Sud fannullone, criminale, opposto a un Nord onesto e produttivo, di chiarire il paradosso di un Sud derubato che viene chiamato ladro. Il Sud, il bancomat d’Italia, da cui veicolare denaro e intelligenze. Con i soldi FAS per le aree sottosviluppate si finanzia l’Expo di Milano, le compagnia di navigazione del nord, gli allevatori della Pianura Padana, e quando giungono vengono fatti passare per aiuti straordinari, una ladrata, una vergogna. È tempo di onesta. Ma è anche tempo dell’azione, per affrontare la questione meridionale e vincerla da Meridionali. E per risolvere un problema bisogna prima comprenderne le cause, la genesi, lo sviluppo. Riprendiamoci la nostra storia, solo così potremmo riconquistare il nostro futuro, altrimenti, come dicono Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò in una famosa canzone, ancora nel 2010,  da Meridionale, da “Brigante se more”.

Categorie:Libri

Auguri di buon Natale e felice 2011!

Cari amici,

auguro a tutti voi un sereno Natale e un 2011 ricco di soddisfazioni personali e professionali. Un abbraccio!

Angelo

Categorie:Varie

Restituire ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare

Cari amici,

Il principio della meritocrazia, dell’onestà e della legalità, il riconoscimento delle battaglie al fianco della comunità di riferimento e per il territorio, ancor prima di ragioni utilitaristiche, partitocratiche e di salotto, devono costituire il principio cardine nella scelta della classe dirigente politica.

Da queste premesse parte la nostra azione per giungere all’approvazione di una nuova legge elettorale, che veda nel diritto dell’elettore di scegliere da chi farsi rappresentare un principio etico – politico non negoziabile. Coerentemente a tale assunto, nell’ultima seduta di consiglio provinciale abbiamo scelto di esprimere una posizione chiara e netta, senza le “prudenze” manifestate dai più, attraverso una dichiarazione di voto per la reintroduzione delle preferenze nel sistema elettorale.

Da qualche anno a questa parte, infatti, quando si sommano le parole “politica” e “cittadino”, il risultato è inevitabilmente “distanza”. Purtroppo la classe dirigente si è allontanata dal paese reale, per una serie di ragioni, di cui la più lampante è proprio l’abolizione del voto di preferenza.

Se nel nostro paese la mancanza cronica di stabilità di governo era la malattia da curare, la terapia adottata, se da una parte ha alleviato un problema, dall’altra ne ha generati altri. La nostra, ci teniamo a ricordarlo, è una democrazia parlamentare, in cui i cittadini scelgono i propri rappresentanti negli organismi legiferanti. L’attuale sistema elettorale la sta trasformando in una democrazia partitica, in cui sono i partiti, anzi, una strettissima cerchia di persone, a decidere chi rappresenta i cittadini alla Camera e al Senato.

Cosa ancor più grave è che questo sistema genera indirettamente scompensi devastanti. Ad essere profondamente in crisi è soprattutto la selezione della classe dirigente, ridotta al vassallaggio, al pensiero acritico e impolitico, al corteggiamento dei palazzi romani e alla fuga dalle fatiche territoriali. In un siffatto sistema non esiste più la gavetta, non si fa più un percorso, spuntano generali senza truppe e senza battaglie.

Va detto quanto importante siano alcuni traguardi che oggi sono stati raggiunti, quale l’indicazione preventiva del candidato premier, delle alleanze, e del programma elettorale da portare a termine. Ma, a nostro avviso, si fa un passo indietro quando si mortifica la sovranità popolare non consentendo al cittadino-elettore la possibilità di assegnazione della preferenza al candidato; così come ci sembra svilita e compressa la passione di chi quotidianamente fa la sua onesta militanza lontano dalla luce dei riflettori, di chi sottrae generosamente tempo al lavoro, alla famiglia e allo svago per dedicarsi ai problemi della collettività, di chi ogni giorno è tra la gente ad ascoltare i suoi problemi, di chi mette la faccia sulle rogne del quotidiano vivere civico, di chi ha alle spalle una storia di impegno e militanza di cui andare fiero. Per questo, se proprio devono essere i partiti a indicare i candidati, che siano almeno scelti tra chi ha fatto la gavetta, tra chi ha dimostrato il proprio valore seguendo la trafila nelle amministrazioni comunali, provinciali, regionali.

Chi come noi crede in una politica di radicamento e di azione sul territorio trae la sua legittimazione dal basso, attraverso un patto che viene stretto in primo luogo con la propria terra, prima ancora che con la propria ideologia. La Libertà nella quale crediamo si coniuga con la parola Popolo, di cui è padre e madre. Per questo promuoviamo, sosteniamo e chiediamo il ritorno al voto di preferenza, non già come panacea di tutti i mali del Paese, ma come attestazione formale e sostanziale della sovranità dei cittadini italiani.

In alto i cuori!

– Angelo Centrella – Coordinatore provinciale Azione Giovani

– Luca Ricciardi – Capogruppo v. PDL alla Provincia

– Dante Molinaro – Consigliere provinciale PDL

– Giuseppe Meola – Capogruppo PDL comune di Ponte

– Dante Tammaro – Consigliere comunale Solopaca

– Roberto Natillo – Consigliere comunale San Salvatore Telesino

– Patrizia Tanzillo – Consigliere comunale Telese Terme

– Filippo Cocozza – Consigliere comunale Faicchio

– Marco Falconieri – Coordinamento provinciale Azione Giovani

– Emilio Centrella – Coordinamento provinciale Azione Giovani

– Alfonso Marotta – Coordinamento provinciale Azione Giovani, Consigliere comunale Limatola

– Giuseppe Mastrovito – Coordinamento provinciale Azione Giovani

– Giuseppe Casillo – Azione Giovani Solopaca

– Luca Pacelli – Azione Giovani San Salvatore Telesino

– Domenico Iannelli – Azione Giovani Ponte

– Antonello Furno, Coordinatore Azione Giovani San Leucio del Sannio

– Vittorio Iannota, Coordinatore Azione Giovani Sant’Agata dei Goti

– Floriana Pagliarulo, Coordinatrice Azione Giovani Pesco Sannita

– Fernando Fappiano, Azione Giovani Faicchio

– Giovanni De Cianni, Coordinatore Azione Giovani Pietrelcina

– Coordinamento cittadino Azione Giovani Telese

– Coordinamento cittadino Azione Giovani Paduli

– Coordinamento cittadino Azione Giovani Limatola

A difesa del nostro territorio!

23 ottobre 2010 5 commenti

Gli amministratori locali: “Difesa del territorio prima di tutto”

Azione Giovani Valle Telesina: “Non condividiamo lo sversamento dei rifiuti del napoletano nel Sannio”

 

La difesa del territorio e il radicamento con le comunità di riferimento sono valori fondamentali dai quali non si può prescindere; inoltre l’identità e la natura del nostro Sannio, elemento caratterizzante e distintivo all’interno della regione, imporrebbero di salvaguardare quella che è la salubrità ambientale e il comparto agricolo, quest’ultimo motore economico e biglietto da visita della provincia.

 

Va inoltre sottolineato quanto il Sannio abbia già dato in termini di responsabilità istituzionale e solidarietà regionale poiché, come tutti ricorderanno, la scorsa emergenza rifiuti fu “risolta” proprio grazie all’apertura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, interessata oggi, cosa non certo trascurabile, da un nuovo piano di stabilizzazione e messa in sicurezza, attese purtroppo le sue condizioni strutturali non certo ottimali.

 

Non ci si può ricordare del Sannio solo per lo smaltimento dei rifiuti; siamo noi stessi a richiedere, da tempo, responsabilità e solidarietà istituzionale e non marginalità. Ci saremmo aspettati, leggendo la posizione assunta dell’On. Formichella, oltre che una difesa d’ufficio dell’ordinanza regionale, una qualche parola in favore degli interessi e per la salvaguardia del territorio, aspetti che a nostro avviso hanno il valore più rilevante.

 

Tutti d’accordo sulle responsabilità oggettive del centro sinistra e dei suoi disastri negli ultimi 15 anni, ma non può essere sempre tollerato che ogni qual volta vi siano agitazioni ed emergenze nel napoletano si possa pensare, con tanta facilità, di far pagare alla nostra provincia i costi delle inefficienze altrui. È un meccanismo che bisogna rompere.

 

Siamo d’accordo per questo con i consiglieri provinciali Luca Ricciardi e Dante Molinaro quando affermano che “sul disastro ambientale e sulla vertenza rifiuti chiare sono le responsabilità del malgoverno di Bassolino e del vuoto politico della Jervolino,  ma occorre sancire un principio, una definitiva inversione di rotta, il Sannio non può essere considerato come un territorio residuale, a uso e consumo degli interessi napoletani”.

 

 

Amministratori locali:

– Dante Tammaro – Consigliere Comunale Solopaca

– Giuseppe Meola – Consigliere Comunale Ponte

– Alfonso Marotta – Consigliere comunale Limatola

– Roberto Natillo – Consigliere comunale San Salvatore Telesino

– Patrizia Tanzillo – Consigliere Comunale Telese Terme

– Filippo Cocozza – Consigliere Comunale Faicchio

 

Coordinamento Azione Giovani-Giovane Italia Valle Telesina:

-Marco Falconieri – Azione Giovani-Giovane Italia Telese Terme

-Giuseppe Casillo – Azione Giovani-Giovane Italia Solopaca

-Luca Pacelli – Azione Giovani-Giovane Italia San Salvatore Telesino

-Domenico Iannelli – Azione Giovani-Giovane Italia Ponte

Categorie:Notizie e politica

Su wordpress!

23 ottobre 2010 1 commento

Da oggi lo space angelobenevento.spaces.live.com è migrato su wordpress!

https://angelocentrella.wordpress.com

Categorie:Varie

Mobilitazione istituzionale per la sicurezza e la legalità

Amici,

un’altra battaglia è stata vinta dalla nostra comunità. I nostri
valori e le nostre battaglie diventano centrali nell’agenda politica nel
Sannio. Dopo i consigli provinciali “aperti” dei mesi scorsi, a novembre in
occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino per celebrare la
libertà dall’oppressione dei regimi comunisti, e a febbraio, per celebrare il
giorno del ricordo dei martiri italiani vittime delle foibe, consigli che ci
hanno visto protagonisti in termini di presenza e di elaborazione politica, un
altro consiglio provinciale sarà fissato nei prossimi giorni per dibattere
sulla questione legalità e sicurezza nel Sannio, con il coinvolgimento dei
sindaci, aministratori locali, scuole, istituzioni, società civile.   

Da sempre la nostra comunità politica si adopera per porre al centro
dell’agenda politica il tema della legalità e della sicurezza dei cittadini. A breve si terrà una grande
mobilitazione istituzionale, alla luce dei preoccupanti casi di cronaca degli
ultimi mesi e dalle relazioni poco incoraggianti da parte delle forze
dell’ordine e della magistratura. 

Tale mobilitazione rappresenta senz’altro un atto di grande valore simbolico, ma è
chiaro che deve essere accompagnato da azioni concrete e continuative, volte a
promuovere un maggiore raccordo tra istituzioni, enti, associazioni e società
civile per fare rete e combattere il fenomeno della criminalità nel nostro
Sannio. Sulla questione legalità e sull’ordine pubblico, infatti, occorre far
partire un grande  messaggio dalle
istituzioni locali, capace di pilotare e guidare lo sdegno dell’opinione
pubblica, per facilitare e sostenere la prevenzione-repressione delle Forze
dell’Ordine e della Magistratura.

La questione della legalità, la lotta alle estorsioni, il contrasto
allo spaccio e al consumo di droga, una maggiore sicurezza di commercianti,
imprenditori e cittadini devono rimanere al centro dell’agenda politica. Azione
Giovani, con i suoi circoli sul territorio, è stata, è e sarà sempre un baluardo
di legalità, un esempio e un riferimento per i tanti giovani che studiano,
lavorano, i sacrificano per costruire un futuro migliore per se stessi e per la
propria gente, puntando sull’onestà e sulla meritocrazia.

Bisogna recuperare la voglia di lanciare temi e messaggi importanti,
di parlare di cose serie. La politica è sempre più auto-referenziata, si occupa
solo di se stessa, della difesa dei propri interessi e delle proprie clientele.
Dal territorio, dall’appartenenza alla propria comunità, dalla difesa dei
valori e della tradizione, dal riscatto della nostra generazione passa il
futuro della nostra Italia.

Noi ci siamo. In alto i cuori!

 

Categorie:Notizie e politica

Non si destabilizzi la costruzione di un progetto ambizioso quale è la Giovane Italia

Si parli piuttosto di politica e non si riduca il Movimento giovanile ad un fun club.
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Non è il momento di destabilizzare quella che è la costruzione di un progetto ambizioso quale la Giovane Italia. Bisogna parlare di politica, per non comprimere e deprimere il ruolo del movimento giovanile unitario riducendolo a un fun club.

Bisogna fare in modo che l’organizzazione giovanile del PDL, la Giovane Italia, non risulti un’appendice delle beghe interne di partito o degli interessi di parte. Occorre promuovere con la Giovane Italia un modello che racconti una storia politica fatta di radicamento sul territorio, di azioni costruttive e impegno civile al fianco della comunità, una storia animata da tanti giovani che si spendono quotidianamente nel tentativo di riscatto di un’intera generazione, della propria terra, della propria nazione. Chi non crede e non rispetta la gioventù che fa percorso e si spende sui problemi non vuol costruire il futuro del PDL, ma solo il proprio.

Benevento, 31 luglio 2010

Angelo Centrella

Coordinatore provinciale Azione Giovani – PDL
Categorie:Notizie e politica

Azione Giovani: serietà, passione, protagonismo

Cari iscritti,
nel corso degli ultimi mesi Azione Giovani PDL ha continuato ad essere un importante punto di riferimento. Registriamo intorno alla nostre mobilitazioni e al nostro modo di fare politica un crescente entusiasmo.
Vorrei solo ricordare le ultime campagne che ci hanno visto protagonisti:
1.Le battaglie sulla trasparenza e la meritocrazia riguardo i  comportamenti delle amministrazioni di centro-sinistra al Comune e alla Provincia, che presentano come unica logica il mantenimento delle poltrone e la gestione dello stato di bisogno della gente, asservendo l’azione politica a un clientelismo esasperato.
2.Il nostro intervento in occasione del bilancio della Provincia, denunciando i trasversalismi e i ribaltonismi e chiedendo di porre fine a un’esperienza amministrativa fuori da ogni patto elettorale, per riconsegnare la parola agli elettori.
3.La battaglia in favore della legalità e la denuncia della crescente criminalità nella nostra Provincia, attraverso una discussione seria ed efficace che coinvolga tutti gli esponenti amministrativi del Sannio. A tal proposito si ricorda la lettera aperta rivolta al Presidente della Provincia Cimitile perché si occupi della questione e avvii una forte mobilitazione istituzionale. In preparazione un volantino d’impatto.
4.La difesa del territorio dall’attacco di poteri forti esterni che mirano a relegare le aree interne della Campania a territorio subalterno e discarica dell’intera regione. A tal proposito da sottolineare la lotta contro l’apertura del termovalorizzatore di San Salvatore Telesino.
5.La battaglia per il diritto all’assistenza sanitaria, con il forte impegno per l’apertura dell’Ospedale di Sant’agata dei Goti e il mantenimento degli altri presidi sanitari sanniti.
6.L’impegno per lo sviluppo del territorio, attraverso la promozione di un dibattito serio e costruttivo sulla crescita del Sannio puntando sulle sue eccellenze, al di là di ogni provocazione, come accaduto per la questione “Molisannio” (intervento che ha avuto grande visibilità sui mass–media)
7.La difesa dell’identità e della memoria storica attraverso iniziative di commemorazione per il ventennale del muro di Berlino e la giornata del ricordo dei martiri delle Foibe. Ricordiamo l’abbattimento simbolico del muro nel centro della città con la collaborazione del PDL Comune e Provincia, nonché il consiglio provinciale aperto da noi richiesto e ottenuto dove hanno preso la parola i nostri dirigenti e dove abbiamo distribuito coccardine tricolore e opuscoli informativi.
8.La promozione di un dibattito interno al PDL per favorire confronto di idee e posizioni, con iniziative e dibattiti , come nel caso del convegno “Il PDL che vorremmo” svolto a San Salvatore Telesino. Non abbiamo mai rinunciato a dire la nostra, anche in dialettica con il partito quando non siamo stati d’accordo. Abbiamo sollecitato una politica di radicamento piuttosto che un certo modello “che cala dall’alto”.
9.La promozione della cultura e dei valori della destra, con incontri e discussioni. Di grande successo la presentazione del libro “La fiaccola tricolore” a Pietrelcina dell’amico Fabrizio Tatarella
10.La campagna “I NO GLOBAL RINGRAZIANO” che ci ha visto commentare negativamente la recente sentenza sulla scuola Diaz che ha condannato agenti dell’anticrimine e poliziotti.
11.Incontri aperti e aperitivi comunitari per favorire il confronto tra i ragazzi e veicolare le idee della nostra comunità politica
12.La nascita del network della “Strega futurista”, marchio registrato da Azione Giovani Benevento. Attualmente il network conta oltre 10 gruppi su facebook con più di 2500 iscritti ed è un importante mezzo di dibattito e confronto, unito anche a siti e blog da noi sviluppati.
Tutte le campagne e le foto sono visibili su questo gruppo AZIONE GIOVANI BENEVENTO.
Insieme ai nostri dirigenti AG, continueremo sulla nostra strada perché vogliamo consolidare  un modello di radicamento, di vicinanza alla gente, che si nutre di passione e impegno civile, nonostante la politica sia sempre più lontana dal comune sentire… la politica delle idee e dell’azione contribuirà al miglioramento del nostro territorio.
Per chi volesse entrare maggiormente in Azione ed avere maggiore coinvolgimento basta mandare un messaggio al gruppo!
ANGELO CENTRELLA
Coordinatore Provinciale Azione Giovani PDL
Categorie:Notizie e politica