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Archive for dicembre 2011

Caro Babbo Natale…

Caro Babbo Natale,

sono un ragazzo di 28 anni, un cittadino onesto che (fortunatamente) lavora e paga le tasse, rispetta la legge e cerca di costruirsi una famiglia e un futuro.

Quest’anno il Natale non è certo tranquillo, tra spread che sale, Borsa che scende e notizie negative da ogni angolo del mondo. Perciò, caro Babbo Natale, quest’anno più che mai devi darmi una mano ad esaudire le mie richieste.

E allora, caro Babbo Natale, vorrei vivere in un mondo in cui al centro dell’interesse ci siano le persone e non la finanza, un mondo in cui la felicità delle persone sia più importante del profitto e della rendita, un mondo in cui non ci sia mai più una popolazione che muore per obesità e milioni di bambini che muoiono di fame, un mondo in cui si fa muovere l’economia promuovendo il benessere e lo sviluppo e non facendo guerre e mietendo vittime, un mondo in cui l’ambiente sia preservato e si dia spazio alle energie rinnovabili, un mondo in cui a ognuno sia data la possibilità di vivere liberamente, senza regimi e senza censure.

E poi, caro Babbo Natale, vorrei vivere bene in Italia, in un paese in cui chi governa ha veramente a cuore la cosa pubblica e non gli interessi personali, un paese in cui la classe dirigente sia scelta per meritocrazia e non per cooptazione dall’alto, un paese in cui ognuno vive e paga le tasse in base a ciò che ha e ciò che guadagna, ma soprattutto un paese in cui tutti paghino le tasse. Vorrei vivere in un paese che non si piange addosso, un paese che renda orgogliosi i suoi cittadini, un paese unito e solidale, un paese che dia spazio ai giovani e alle loro intelligenze, un paese in cui le persone anziane siano viste come una risorsa e non un problema, un paese che concretizzi le idee e non le mortifichi, un paese che guardi avanti con fiducia nei propri mezzi e nella propria gente.

E infine, caro Babbo Natale, vorrei vedere la mia città svegliarsi da un torpore senza tempo e senza fine, scrollarsi da uno stato comatoso di paralisi politica, economica, sociale, fermare l’emorragia di migliaia di giovani che ogni anno l’abbandonano per cercare un futuro altrove, una città che dica basta a clientele e raccomandazioni, snobismo e difesa di rendite acquisite, una città che liberi le energie positive, che dia spazio all’intraprendenza e alle capacità, che si ripulisca definitivamente da una classe politica senza idee e senza pudore.

Caro Babbo Natale, come vedi chiedo cose semplici, che in un mondo normale si dovrebbero realizzare senza problemi. Ma in questo mondo, in questo paese, in questa città forse neanche tu riuscirai a portarci questi doni…

PS: Buon Natale a tutti!!