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Archive for luglio 2007

Benevento: la politica di oggi e quella del domani

di Angelo Centrella

Da qualche giorno è ormai ufficiale: la Scuola Allievi e Brigata Carabinieri l’anno prossimo lascerà Benevento. Così la città perderà quello che per lungo tempo ha rappresentato un simbolo e un motivo di orgoglio per l’intera comunità. Sarebbe l’ennesima beffa ai danni del Sannio che, aldilà delle parole della filiera istituzionale del centrosinistra Comune-Provincia-Regione, subirà ancora  un grave danno economico, politico, psicologico. Scompariranno dalla città i produttori della sicurezza, della lealtà e della fedeltà alle istituzioni, della garanzia per i cittadini. La delinquenza comune e organizzata  potrà gioire ed essere soddisfatta.

È questo evidentemente il primo segno tangibile dell’inadeguatezza della classe politica che ci governa, un cartello elettorale senza alcun valore condiviso, che ha posto la sicurezza dei cittadini in fondo all’agenda di lavoro, contribuendo a far crollare la già minima fiducia della gente nei confronti delle istituzioni. A fare i salti di gioia sono gli antagonisti al governo, quella sinistra radicale rappresentata in Parlamento proprio da un nostro caro concittadino, il capo dei disubbidienti meridionali Francesco Caruso, che appena eletto aveva proprio auspicato la chiusura della Scuola Allievi e della Brigata, essendo la nostra città a suo dire troppo “militarizzata”. E pensare che il deputato in questione è accompagnato per motivi di servizio e scorta dalle forze dell’ordine, che ironia della sorte sono gli stessi agenti tante volte vilipesi e offesi.  Se poi si guarda alle istituzioni locali, questa convinzione si rafforza ancora di più. L’hanno chiamata in Campania “filiera istituzionale”, ma la tanto sbandierata cooperazione tra enti e le sinergie sono rimaste solo delle dichiarazioni di intenti, tanto è vero che i problemi sono tutti lì e crescono a dismisura come le montagne di rifiuti nelle nostre strade. L’amministrazione della città è ferma e paralizzata, la partitocrazia che alberga alla Provincia ci riferisce solo di aggiustamenti degli assetti di potere e di sperpero di danaro pubblico. E la Regione di Bassolino non è certo da meno, essendo solo un grande bluff politico giocato sui poteri e sulle relazioni personali, su una fitta ragnatela di nomine, di incarichi, di prebende, con le sue scelte di clan, scelte clientelari e di aggregazione del potere. Ma la realtà è il grande vuoto, la grande demagogia che offusca e inganna la comunità campana e le sue giovani generazioni. E questa è una responsabilità gravissima del centrosinistra campano perché incide pesantemente sulla volontà di efficienza e di riscatto che ha il nostro Sannio, la nostra Regione, la nostra comunità giovanile. E non ci vengano a dire i cosiddetti moderati, quelli che si accordano in consiglio dei ministri e minacciano le dimissioni in piazza, quelli che ripetono di non aver nulla a che fare con la sinistra radicale, che non sono complici di questo sfascio, per lo meno fino a quando continueranno a tenere in vita Prodi o la cosiddetta filiera istituzionale in Campania.

Oggi la realtà a Benevento è una sola: l’intermediazione politica è diventata la regola di sistema da applicare ad ogni cosa, nessun campo escluso. Questo mortifica soprattutto la gioventù che vive in questa splendida città. Alleanza Nazionale tornerà a vincere in città se saprà porre un’opzione chiara ed esaltante rispetto alla politica della sinistra che è vecchia e non fa entusiasmare, se  spingerà sull’innovazione, sulla modernità, sapendosi pure rigenerare nelle idee e negli uomini con l’ausilio dei suoi giovani più capaci. Quando la destra perde la sua funzione, in questa città automaticamente ritornano i vecchi modelli che bene gestiscono lo stato di bisogno e di insicurezza. Il termometro della tensione al cambiamento si è manifestato in occasione della raccolta firme per il referendum sulla nuova legge elettorale. È  bastato dire che si lottava per diminuire il numero dei partiti, con conseguente riduzione degli sprechi, e i cittadini sono accorsi in massa, segno evidente che la politica scalda ancora i cuori e non soltanto la poltrona dei potenti. E allora si capisce che forse non è tutto perduto, che si può ancora lottare per riformare e migliorare la nostra città e il nostro paese. Tocca soprattutto ad Azione Giovani farsi portatore di questa spinta innovatrice e spirituale insieme. Sosteniamo i giovani, difendiamoli dai mille bastoni tra le ruote; i luoghi della responsabilità civile, politica o professionale che siano hanno dannatamente bisogno delle energie di giovani capaci di riformare e innovare. Questa è la scommessa per il futuro. Vediamo di vincerla e allora avremo vinto tutti.

 

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Rieccoci a valencia

Dopo due settimane passate a Benevento all’inizio di luglio rieccoci di nuovo a Valencia. Sono state due settimane molto intense, tra saluti ad amici, feste, festini.. e impegni un pò più seri (ma ce l’abbiamo fatta a raccogliere queste benedette firme per il referendum?). Ora si ritona a lavoro (+ o -), anche se la sfiga mi perseguita, con lo schermo del pc che è andato in tilt, e fa un caldo mostruoso, con la playa tentatrice a due passi. E noi a scrivere con mezzi di fortuna questa tesi che prima o poi dovrò pure terminare. Per fortuna ci sono le notti valenciane…quindi animo! Es verano!
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