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Archive for novembre 2006

…pensieri sparsi e regole di vita…

– Non prenderti mai troppo sul serio: l’autoironia ti fa vivere meglio.
– Nella vita c’è sempre qualcosa da imparare: il saggio è colui che sa di non sapere.
– Chi parla poco non è che non ha cose da dire: a volte il silenzio vale più di mille parole.
– Non lamentarti di ciò che ti circonda: le cose belle si apprezzano quando non si hanno più.
– Le persone si giudicano per quello che sono, non per come appaiono.
– Non fare solo ciò che è necessario: la mediocrità è dei piccoli uomini.
– La parola data vale più di una firma in calce ad un contratto: ricordalo sempre.
– Cancella dal tuo vocabolario questi termini: "lo fanno tutti, lo faccio anch’io".
– Non arrabbiarti se qualcuno non la pensa come te: il confronto è il germoglio del progresso.
– Non sentirti il centro del mondo: non tutti si riferiscono a te quando parlano di qualcuno o di qualcosa.
 
…pensieri sparsi su un mondo che non c’è.
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3-0 e quarto posto agganciato!

26 novembre 2006 1 commento
Dopo un primo tempo scialbo, il Benevento si sveglia nella ripresa e raggiunge il quarto posto in classifica. Apre Vagnati con un gol fortunoso, poi Taua su assist di Masciantonio, quindi chiude Vagnati. Davvero poca cosa il Celano (ma dove cazzo si trova?), seguito da una quindicina di tifosi. Buona la prova degli ultras di casa, rumorosi e colorati come sempre. E domenica c’è una sfida che ricorda battaglie di altri tempi. Al Santa Colomba arriva il Catanzaro. Come recitava un nostro striscione di un paio di anni fa: "Per sempre nemici, ma felici di rivedervi!". 
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Valerio Massimo Manfredi – L’impero dei draghi

Ho terminato da poco l’ultimo libro di Valerio Massimo Manfredi e il giudizio non può essere che entusiastico. L’impero dei draghi è un romanzo ambientato nel III sec d.C. e parla delle vicende che vedono protagonista Marco Metello Aquila, legato della seconda Legione Augusta, comandante dell’armata di Siria. Alle porte della città romana di Edessa l’Imperatore Valeriano viene catturato dai Persiani in un’imboscata, insieme proprio al comandante Aquila e ad un manipolo di legionari. Condotti in una miniera in Persia, costretti ai lavori forzati, manterranno intatto il proprio valore, riuscendo poi a fuggire e a diventare la milizia di un misterioso personaggio del regno della seta, la lontana Cina. Comincia così un viaggio lunghissimo e pericoloso nelle sconfinate terre dell’Asia centrale verso la capitale di quel regno lontano. Un racconto avvincente, dal ritmo incalzante, che solo il maestro del romanzo storico avrebbe potuto scrivere, facendo incontrare i più grandi imperi dell’antichità incarnandoli in due personaggi straordinari. Meravigliose e ricche di poesia le descrizioni dei luoghi, impareggiabile il modo con cui Manfredi ci riporta in un mondo di due millenni addietro, facendoci soffrire, amare, commuovere con i protagonisti. In conclusione, magnifico. 6 milioni di copie vendute nel mondo. Voto: 9.5.

 Altri libri letti di Valerio Massimo Manfredi:  

         L’ultima legione: il primo libro che ho letto di Manfredi, quello che lo ha fatto conoscere al mondo intero, compreso me e molti miei amici. Protagonista del racconto l’ultimo imperatore dei Romani, il tredicenne Romolo Augusto, deposto da Odoacre e liberato da un manipolo di legionari, che lo scoteranno in salvo fino alla  lontana Britannia, vivendo avventure spettacolari, attraverso un’Europa ormai in balia dei Barbari.Da ciò sarebbe nata l’antica leggenda di re Artù e dei cavalieri della Tavola rotonda. Straordinario. Voto: 10.

         Il Tiranno: racconta le gesta di Dionisio, il tiranno di Siracusa, nella Sicilia occupata dai Cartaginesi, contro i quali combattono le città della Magna Grecia. Un susseguirsi continuo di battaglie, amori, stragi, in un ritratto stupendo. Voto: 9.5.

         Palladion: ambientato nel mondo di oggi, racconta le vicende di un archeologo alle prese con i misteri legati al Palladion, la mitica statua della dea Atena. Sicuramente il meno riuscito dei romanzi che ho letto di Manfredi. Voto: 6.

 

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0-1 a nocera…e la festa continua!

Grande vittoria della strega in terra nocerina, seguita da oltre 500 indomiti ultras. La partenza è fissata per le 11 davanti allo stadio, anche se la carovana dei bus, pulmini e auto non si muoverà prima di mezzogiorno. Dopo un sambuchino veloce per colazione, siamo pronti a salire sui mezzi. Scarsi i controlli, così riusciamo a far salire di tutto, compresa una lauta scorta di sostanze alcooliche e non solo, visto che, data anche la scarsa areazione del bus, tra temperatura subtropicale e nebbia fumogena, sembra subito di trovarsi in jamaica. Superata la salita verso san giorgio tra non poche difficoltà, dovute al mezzo del dopoguerra e al sovraffollamento (…e che cazzo, in 70 su un pulmann da 50!), si viaggia veloce verso nocera, dove giungiamo verso l’una e mezza, arrivando allo stadio in tutta tranquillità. Qualche sfottò e si parte! Splendida fumogenata, cori massicci sulla nostra gradinata, la solita coreografia e qualche vuoto di troppo nella curva di casa. Il loro tifo scema quasi subito, scompaiono dopo il gol rocambolesco, degno di mai dire gol. Esultanza e poi è subito intervallo, durante il quale un gruppo di nocerini lancia fumogeni e oggetti contro la police appostata nel divisorio tra noi e loro. Poi si ricomincia. Polani si mangia subito l’occasione per il raddoppio, ma la strega suda e lotta sul campo e noi sugli spalti diamo spettacolo cantando a squarciagola in uno stadio ammutolito. Si soffre un pò solo alla fine, poi i giocatori vengono a festeggiare sotto la curva, mentre i nocerini incazzati cominciano a fronteggiarsi fuori con la polizia. Dopo circa un’ora iniziamo a dare in escandescenze e le forze dell’ordine si decidono ad aprire i cancelli. Il nostro pulmann parte per ultimo, in coda alla carovana….presagio di agguati. Passiamo per i soliti vicoli noti, e infatti al solito bar l’autista inchioda di botto: un paio di scemi stanno in mezzo alla strada e ci sfondano il vetro davanti (vedi foto) e un paio laterali, facendo entrare nel panico l’autista, che non ci apre le porte. Qualcuno sfonda quella posteriore per scendere, i nocerini subito indietreggiano impauriti, ma l’autista riparte sparato, dopo un’insensata marcia indietro, mentre nel frattempo qualcuno ci lancia contro un blocco di cemento di una decina di chili che sfonda il vetro di fianco a me, che per fortuna si incrina ma non si rompe. Alla fine si riparte verso casa con un pò di vento in più, giungendo a bn alle 7 circa. Così finisce la mia quarta trasferta a Nocera, con una sensazione palese a tutti: i nocerini non sono più quelli di una volta e non fanno paura più a nessuno!
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…meglio prenderla con ironia!

Il summit mondiale su clima e ambiente in corso a Nairobi (Kenia) sembra aver avuto ripercussioni anche sulla vita politica italiana. Gira voce, infatti, che appena i delegati hanno detto che, se non si cambiano le regole anti-inquinamento, tra meno di 50 anni potremmo ritrovarci all’età della pietra, Mastella abbia preteso che si bloccasse l’attività di governo per aprire un nuovo tavolo tecnico; oggetto della contesa: quante caverne gli spetterebbero in questa ipotesi. Pronta la replica di Lunardi, ex ministro del lavoro del governo Berlusconi: "Se ne servono altre, sono sempre disponibili le gallerie che le mie aziende hanno scavato per la TAV…tanto, per quello che servono!". Almeno su questo accordo bipartisan trovato!
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Domenica tutti a Nocera!!

Domenica prossima c’è il derby Nocerina-Benevento. 800 i biglietti a nostra disposizione. Già ho prenotato il mio posto sul pulmann, costo 13 euro. Se qualcuno vuole venire mi contatti angemicentr@libero.it. Non sarà certo una passeggiata, ma nessuno ci fa paura. Avanti Sanniti!
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Sogno o son desto?

Ti aspetti un Benevento ancora incerottato e spaesato e ti ritrovi davanti una squadra vivace, grintosa e scattante, che corre, pressa, suda su ogni pallone. Evidentemente la cura Simonelli comincia a dare i suoi frutti e lo stregone supera agevolmente il Potenza, squadra tra le prime della classe, allenata dall’indimenticato ex Dellisanti e guidata dal nostro ex capitano Mimmo Colletto. 2-0 alla fine il risultato finale, con gol di Taua e Polani, anche se il risultato sarebbe potuto essere senz’altro più rotondo. Presenti circa 3000 spettatori, 200 gli ultras potentini, colorati e rumorosi, anche se poi si spengono con il passare dei minuti. Intanto domenica c’è la trasferta di Nocera Inferiore….avanti Sanniti!
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In piazza per dire NO alla camorra!

Ieri pomeriggio sabato 11 novembre la destra campana è scesa in piazza per dire no alla Camorra e per denunciare l’immobilismo e le iniquità dovute all’azione del governo locale e nazionale del centro-sinistra. Il corteo ha visto protagonista migliaia di militanti di Alleanza Nazionale e di Azione Giovani e si è snodato da Piazza Garibaldi fino alla galleria Umberto I, con chiusura del presidente Fini. Presenti e rumorosi come sempre noi di Azioni Giovani Benevento. Avanti così. Il futuro dell’Italia siamo NOI!
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…e ci voleva superman sul campanile di Santa Sofia

6 novembre 2006 1 commento
Dopo il muro di mattoni arancioni davanti all’arco di Traiano e le statue dalle pose vagamente erotiche per il corso, è arrivato anche il momento di vedere superman o chi per lui incastonato nel campanile di Santa Sofia. Semplicemente vergognoso!
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La strega rialza la testa…ma non troppo

La cura del nuovo tecnico Simonelli sembra cominciare a dare i suoi frutti. Il pareggio per 1-1 (Polani su rig.) sul campo della vice-capolista Monopoli, imbattuta da ben 34 turni, non è risultato da sottovalutare, anche se è indispensabile tornare a vincere. Speriamo domenica prossima col Potenza sia la volta buona. Noi non molleremo mai!
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Michael Connelly – La città delle ossa

Ho appena finito di leggere quello che per me è stato il primo libro di Connelly. Di lui avevo sentito parlare molti in termini più che positivi, così ho deciso di conoscerlo personalmente. "La città delle ossa" è senz’altro un thriller di altissimo livello, forse tra i migliori che abbia mai letto, per la sua eccelsa costruzione, ricco di suspence e di colpi di scena….e pensare che dopo le prime pagine avevo quasi deciso di abbandonarne la lettura, pensando che fosse il classico raccontino americano dal finale scontato. Ebbene, sono stato costretto a ricredermi.  Il racconto è ambientato a Los Angeles, con protagonista il detective della omicidi Harry Bosch, come in molti altri libri di Connelly, alle prese con il ritrovamento di uno scheletro di un bambino ucciso oltre 20 anni prima, punto di partenza per un’indagine complessa e senza tregua, velata sempre da un velo di tristezza e disincanto. Per concludere riferirei alcuni commenti che rispecchiano al meglio questo libro: "Harry Bosch è un personaggio che attraversa le storie con abbastanza malinconia e classe da restare nella memoria" (La Repubblica); "Quelli di Connelly sono thriller con l’anima" (Carlo Lucarelli). Esame superato. Voto:8
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…sempre festa…

Ieri sera movimentata festa university/erasmus style ravvivata dalla presenza di numerosi "infiltrati". Bella serata, a parte qualche casino finale. Grazie ad Antonio per l’organizzazione. Alla prossima!
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