Dopo una lunga pausa, torno a parlare di libri…Ecco qualche pensiero su quelli letti di recente (se ne cercate uno magari rileggete anche qualche vecchia recensione, ce ne sono parecchie dei mesi passati):
Alessandro Baricco – Questa storia
Questa storia è una storia. Una storia strana, di quelle al limite della realtà che solo Baricco sa raccontare con la sua penna tanto originale quanto lucida e raffinata. È una storia che può essere realmente accaduta, di quelle che raccontano i vecchietti seduti davanti a un bar di paese mentre giocano a carte o in compagnia di un bicchiere di vino, ma a cui nessuno probabilmente sarebbe disposto a credere. La storia del novecento italiana raccontata attraverso le vicende di un uomo, con la sua infanzia, le sue passioni, i suoi amori, le sue idee, un uomo che diventa vecchio cercando di mettere in ordine il mondo. Uscito nel 2006, questo libro regala un’ulteriore prova della capacità narrativa di Baricco, che pur non raggiungendo quei picchi di poesia che si possono trovare in Oceano Mare o in Seta, ci spinge alla riflessione e apre i nostri occhi sui conflitti interiori dell’uomo del Novecento, con i suoi tarli mentali e la sua incondizionata volubilità. Da leggere. Voto: 8
Luis Sepulveda – Il vecchio che leggeva romanzi d’amore
Certe volte ti aggiri senza meta nel fresco dell’aria condizionata di un supermercato di agosto e ti imbatti in un libro che ti richiama dall’alto di uno scaffale, uno tra tanti. È così che ho scoperto questo racconto, è bastata un’occhiata alla copertina e uno sguardo alla recensione per capire che era da leggere. Sepulveda, autore di cui avevo sempre sentito parlare, ma di cui non avevo mai letto nulla prima d’ora, si inserisce in quel filone di narrativa che dipinge con un tocco di magia e un pizzico di triste disincanto le vicende e le leggende del mondo latino sudamericano, della foresta amazzonica fino alle coste caraibiche. Il personaggio principale del racconto, un vecchio dal passato travagliato e da un amore incondizionato per la natura che lo circonda, somiglia molto ai personaggi di Gabriel Garcia Marquez, che a quel mondo ha legato la sua fortuna letteraria. Un romanzo conciso, ricco di emozioni, una cascata di sensazioni, un misto di vitalità e al tempo stesso malinconia per un mondo che ormai sta scomparendo, inghiottito dalla modernità e dagli affari. In definitiva un libro da leggere. Voto: 8,5
Roberto Saviano – Gomorra
Molto probabilmente su questo libro già è stato detto tutto, per cui è difficile aggiungere altro. Il sottotitolo è quanto mai descrittivo dei suoi contenuti: “Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della Camorra”.
Saviano racconta con lucidità e dovizia di particolari i meccanismi e gli ingranaggi che fanno girare il Sistema, le cui ramificazioni si estendono in tutto il mondo, dall’Europa dell’Est al Sudamerica, dalla Cina fino all’Africa. Luoghi simbolo, terre di nessuno, dove lo Stato non esiste. Secondigliano, Scampia, Casal di Principe, Casavatore, Mondragone, luoghi che marchiano a fuoco chiunque nasca in quelle terre, dove la legalità e le istituzioni sono parole fuori dal vocabolario, cancellate da decenni di dominio incondizionato dei cartelli criminali, che gestiscono qualunque cosa, dal traffico di droga a quello di rifiuti, dal cemento alle estorsioni. Attraverso l’appassionato racconto è possibile entrare nel porto di Napoli per seguire le merci provenienti dalla Cina, capire la genesi dei beni di lusso dei grandi marchi del Made in Italy prodotti nei sottoscala di periferia e venduti a prezzi esorbitanti nelle vie dello shopping delle metropoli di mezzo mondo, entrare nella faida che ha insanguinato Secondigliano nel 2004-05, scandagliare il traffico di armi e di droga, smascherare appalti truccati e politici corrotti, seguire i rifiuti sotterrati in qualche cava dimessa del casertano, con buona pace delle coscienze degli imprenditori di mezzo Nord Italia. Gomorra è un libro che non lascia indifferenti, è un libro che ti lascia l’amaro in bocca e un senso di impotenza, in qualche passo può scendere anche qualche lacrima, per storie di persone che non hanno scelto di fare quella vita ma che ad ogni costo si sono dovuti piegare a un mondo di ferocia, abbandonati dallo stato e dalla società civile. Grida nel suo silenzio questa terra. Grida silenziose che nessun per anni ha ascoltato, dedicandole solo qualche trafiletto nella pagina di cronaca nera e la solita banale riflessione del sociologo di turno. Un libro che tutti dovrebbero leggere. Voto: 10